AFIDAMP ha partecipato alle tavola rotonda dedicata a comprendere i cambiamenti del mercato.
Milano, 17 novembre 2022 – Stefania Verrienti, Direttore di AFIDAMP, ha partecipato lo scorso 10 novembre a Ecomondo a Rimini alla tavola rotonda “La sanificazione e le nuove aspettative di igiene collettiva”, organizzata da GSA, Il Giornale dei Servizi Ambientali, con l’intento di comprendere come le richieste del mercato stanno cambiando e come il settore pubblico e quello privato possano rispondere. Verrienti ha portato al tavolo l’esperienza delle imprese, sottolineando come fabbricanti e fornitori del settore del cleaning professionale siano preparati a rispondere anche a richieste differenti di mercato, che rispondano però a logiche chiare, a bandi di gara e capitolati che tengano conto del mercato reale, delle esperienze delle aziende e dello loro competenze. Il ruolo di AFIDAMP è attivo e proattivo in questo senso, tanto che l’associazione ha anche collaborato con la Regione Veneto alla stesura del Capitolato standard per i servizi di pulizia.
Le richieste del mercato stanno cambiando, come ha dimostrato l’indagine presentata nel corso dell’evento da Fondazione Scuola Nazionale Servizi. Sono state prese in esame le gare bandite dal 01/09/2021 al 31/08/2022, con base d’asta superiore a 1 milioni di euro e che avessero come richiesta principale il servizio di pulizia. Un’analisi che ha coinvolto 47 enti pubblici, non sanitari, in 14 regioni.
L’analisi si è concentrata sui criteri e sub-criteri di attribuzione dei punteggi per l’offerta tecnica presenti nei disciplinari di gara, proprio con l’obiettivo di capire quali sono le richieste principali e i criteri premianti. Emerge, nei bandi, la grande attenzione all’impatto ambientale e alle misure di riduzione dello stesso adottate dalle imprese partecipanti. Alta la richiesta anche delle attività di controllo preposte e delle attività di formazione messe in atto. Sorprende lo scarso punteggio attribuito alle esperienze pregresse delle aziende che invece, a detta di tutti partecipanti alla tavola rotonda, deve costituire un criterio premiante, perché serve a indicare le competenze e le capacità di un’impresa di servizi. Alta anche la richiesta di attenzione nei confronti del proprio personale, delle misure di benessere messe in campo dell’azienda. Pochissimi, nei bandi analizzati, i riferimenti a procedure legate alla gestione del COVID.
L’intervento di AFIDAMP ha illustrato ai presenti quali siano le risposte dell’industria alle aspettative dell’igiene collettiva, un’industria concentrata da sempre su proposte innovative per il mercato e sul rispetto dell’ambiente.
“La sanificazione – ha commentato Stefania Verrienti – è diventata un argomento all’ordine del giorno durante il periodo del Covid. Se è vero che l’attenzione è calata, e lo vediamo anche dai bandi di gara, è pur vero che tutto il nostro settore ha acquisito maggiore visibilità e autorevolezza. E’ chiaro che in un mercato come quello attuale, che deve anche sostenere forti rincari e fare i conti con una guerra nel nostro continente, l’industria è in difficoltà. Ma ha saputo reagire, dimostrando flessibilità e capacità di rispondere anche alle richieste di un maggiore impegno dal punto di vista ambientale e di sviluppo digitale. Il nostro impegno è quello di lavorare su più tavoli e di collaborare anche con tutto il mondo dei servizi per individuare sempre soluzioni capaci di far vivere e lavorare meglio tutte le nostre imprese. La digitalizzazione dei macchinari e dei processi produttivi è importantissima, non solo per migliorare e velocizzare il lavoro, ma anche per ridurre gli impatti ambientali delle nostre imprese. E’ questo un tema che vede AFIDAMP molto impegnata e presente con gruppi di lavoro e percorsi insieme alle istituzioni. In questa direzione va segnalato in particolare il nuovo progetto di creazione di una RCP (Regole di Categoria di Prodotto) per le lavasciuga, lavoro che va nella direzione stabilita dal COP 27, che si sta tenendo proprio in questi giorni, in merito alle emissioni di CO2. Il progetto, che si inserisce nello schema ‘Made Green in Italy’ del Ministero della Transizione Ecologica, riguarda proprio la valutazione e la comunicazione dell'impronta ambientale dei prodotti.”.
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